Ich Hab kein Heimatland
Tango ebraico
Per Ensemble musica da camera WKO (2018)
Prima esecuzione: Pistoia Teatro Manzoni, gennaio 2018 Interpreti: Orchestra Leonore diretta da Daniele Giorgi
Tra gli immigrati in Argentina nelle prime decadi del ‘900 c’erano naturalmente anche ebrei, e come sempre accade nell’incontro tra culture la tradizione violinistica della musica yiddish si mescolò con i suoni del tango che nasceva proprio in quegli anni. Qualche tempo dopo, in Europa, questa commistione portò alla nascita di un vero e proprio genere, lo “Jüdischer Tango”, o “tango ebraico”, che divenne molto in voga nei cabaret berlinesi e della Germania in generale. Friedrich Schwarz scrisse il tango “Ich hab ein Heimatland” quando fu costretto a lasciare la Germania per le persecuzioni razziali, definendolo in una lettera proprio come “Jüdischer tango” ed è la sua ultima opera. Il testo parla proprio della solitudine del profugo, di chi è costretto alla fuga continua, senza un luogo in cui possa trovare pace e accoglienza. Schwarz fu ucciso a Parigi nel 1933. Il tango però divenne famosissimo, e sotto varie versioni e sotto vari titoli (come ad esempio “Heimatlos”) sopravvisse al suo autore divenendo nei lager di tutta Europa una sorta di inno dei senza patria.
Questa versione orchestrale si ispira proprio alle orchestre dei cabaret berlinesi degli anni ’30.