And up rose the yellow moon – four songs after Byron’s Don Juan
per soprano e Orchestra
Per Orchestra (2023)
Organico: 2,2,2,2 4,3,3,1 3 perc timp strings
Il Don Juan byroniano non è tanto un seduttore seriale quanto un uomo che di volta in volta non riesce a resistere al fascino delle donne, le quali lo seducono sempre senza troppa fatica.Nelle Four Songs sono presenti tutti i registri della poesia byroniana, dall’ironia all’erotismo, passando per le potentissime visioni notturne che Byron dissemina a piene mani nei suoi versi. La vera protagonista è la Luna, che pervade tutte le liriche, e grazie alla cui luce si compie quell’incantamento che libera le forze più profonde, facendo venir meno l’autocontrollo. Quando sale la Luna, “there is a dangerous silence in that hour”. Un silenzio pericoloso, perturbante, a cui non si può resistere.
Il verso “And up rose the yellow Moon” che dà il titolo alla composizione, è tratto dal Canto I del Don Juan, e apre l’elegia notturna del secondo Lied.
Il primo Lied, I want a Hero, è invece basato sull’inizio del poema byroniano ed evoca il personaggio di Don Juan che – come dice il poeta – è stato “spedito all’inferno” (“sent to the Devil”) in una “recente pantomima”. Il secondo, Nachtlied (il titolo è un omaggio a Schumann), è come dicevamo un notturno, un’elegia in cui protagonista è la luce della Luna, mentre il n.3, Tanzlied, è una danza di seduzione, accaldata e un po’ pigra, dedicata a Teresa Guiccioli. L’ultimo, The Ghost, è nuovamente un notturno i cui protagonisti sono la Luna e un fantasma, il cui ectoplasma si rivelerà presto di tutt’altra materia molto meno evanescente. Nel finale, evocato da un assolo di tromba con sordina, appare il Poeta, l’eroe che ha ispirato il romanticismo europeo, in un addio struggente che culmina in un grande crescendo.