Holofiction
Produzione: Kosakowski Films, 2025
Regia di Michal Kosakowski
Colonna sonora di Paolo Marzocchi
Per Holofiction ho pensato prima di tutto ad una colonna sonora di un film muto. Un film muto è una sorta di sinfonia di immagini, in cui la forma musicale è una drammaturgia parallela che scorre insieme all’altra drammaturgia: il montaggio.
Per un film come Holofiction, in cui convivono centinaia di film diversi, la musica ha prima di tutto la funzione di ‘collante’ per l’enorme ed eterogeneo materiale raccolto e strutturato da Kosakowski, facendo sì che lo spettatore si dimentichi delle differenze tra gli stili, i tempi di produzione, la fotografia, le condizioni metereologiche e tutti gli elementi propri di ogni singolo frammento, ma allo stesso tempo conferisce alle immagini un nuovo significato, creando connessioni, suggerendo analogie, agendo empaticamente o anempaticamente su quello che scorre davanti agli occhi.
Il materiale musicale è basato quasi completamente su due melodie esistenti, entrambe dalla forte valenza simbolica. La prima appartiene ad un “tango ebraico” (genere in voga negli anni ’20 e ’30) di Friedrich Schwarz, intitolato “Ich hab kein heimatland”. Forse proprio il testo, volutamente patetico, fu alla base della diffusione che questo brano ebbe nei lager di tutta Europa sotto forme e titoli diversi. Il Tango di Schwarz è alla base di quasi tutte le musiche che scorrono nel film, anche se lo si ascolterà nella sua forma autentica solo nei titoli di coda.
L’altra melodia, che appare solo un tre momenti del film, è “Wiegala” di Ilse Weber, composta nel campo di concentramento di Terezín.
La partitura di Holofiction è stata composta per la WunderKammer Orchestra, per l’occasione configurata con 18 strumenti: cinque legni, tre ottoni, fisarmonica, arpa, tre percussionisti e cinque archi. A questi si aggiunge la partecipazione di Danusha Waskiewicz (viola solista), Valentina Coladonato (voce), lo stesso Paolo Marzocchi (pianoforte) e il coro di voci bianche Novello InCanto diretto da Elisabetta Agostini.
La colonna sonora è pubblicata da SZ SUGAR e distribuita da SZ SUGAR sotto licenza esclusiva di Creazioni Artistiche Musicali CAM srl.