Quattro variazioni in forma di cadenza sulla seconda Rapsodia ungherese di Liszt

Per Pianoforte (2001-2013)

  • Cadenza n.1 [ 2'30'' ]
  • Cadenza n.2 "Motu recto e contrario" [ 2' ]
  • Cadenza n.3 "Hin und zurück" [ 1' ]
  • Cadenza n.4 "Dies Irae" [ 3'30'' ]

La Rapsodia Ungherese n.2 è forse l’unico pezzo di Franz Liszt a prevedere la possibilità di una cadenza dell’esecutore. Tra le più belle ricordiamo quella splendida di Rachmaninov, e una più recente (e ben più difficile) di Marc André Hamelin.

Ma la celeberrima Rapsodia nasconde un enorme potenziale, che ho provato parzialmente ad esplorare con queste “Quattro variazioni in forma di cadenza”. Dalla prima, più ottocentesca, in cui scorgiamo echi di due compositori che conobbero Liszt (Schumann e Brahms), alla seconda in cui dominano elaborazioni contrappuntistiche anche estreme dei temi, allo scherzo speculare della terza, fino alla quarta (autobiografica) in cui i temi tzigani si sovrappongono al sinistro motivo del Dies Irae, rivelandosi portatori di un’inaspettata follia…

Da eseguirsi singolarmente come cadenze, o integralmente come una sorta di tema e variazioni, ma sempre insieme alla Rapsodia.


Paolo Marzocchi - Edizione Limitata